Lo scorso 3 aprile ricevo una mail interna su Flickr da parte dell’account Groupon Italia, la firma è di Giuseppe Catuogno – Reparto grafico Groupon Italia. In sintesi, viene richiesta l’autorizzazione all’uso di una mia foto per il sito Groupon.it, “visitato da milioni di utenti”, in cambio di “visibilità”. Rispondo gentilmente che non sono interessato a offerte di quel tipo e che quindi non autorizzo l’uso.
Probabilmente che mi segue su Twitter o su altri social network ricorderà il mio commento.
Ieri, la stessa persona mi invia un nuovo messaggio (stesso subject, ma la richiesta è riferita ad altre due foto).
Gentile Giorgio,
lavoro nel reparto grafico di Groupon Italia, il sito leader sul mercato degli e-coupon.
Ho apprezzato la sua collezione fotografica su Flickr, che ritengo essere in linea con la brand _image della nostra azienda, pertanto mi piacerebbe proporle una pubblicazione su http://www.groupon.it/deals/turismo
Rimane inteso fin da subito che ogni materiale fotografico da Lei fornitoci riporterà i Credits© (Nome – Cognome dell’autore dello scatto) e potrà essere visualizzato ogni giorno da milioni di utenti [Nota: il grassetto è mio].
A breve sarà pubblicata un’offerta per un soggiorno e le chiedo dunque se cortesemente fosse disposto a concederci l’utilizzo dello scatto selezionato:
http://www.flickr.com/photos/zanetti/4856024371/
http://www.flickr.com/photos/zanetti/4856052813/
La invito nel caso accettasse la proposta a fornirci il suo Nome e Cognome.
Sperando in un Suo gentile contatto il prima possibile, le porgo i miei più cordiali saluti.
Giuseppe Catuogno
Reparto grafico Groupon Italia
Corso Buenos Aires, 54
20124 Milano
Ecco la mia risposta.
Giuseppe,
è la seconda volta che mi scrive per farmi la stessa proposta (la prima è stata il 03/04/2012).
Come ho avuto modo di risponderle l’altra volta (sforzandomi di essere cortese), non sono interessato a pagamenti in “visibilità” e quindi NEGO l’autorizzazione all’utilizzo delle mie foto.
Ma visto che non ha capito, questa volta cercherò di essere più esplicito: questo genere di proposte dovrebbe imbarazzare lei e l’azienda per cui lavora, si tratta di utilizzo per fini commerciali. Non mi risulta che accettiate pagamenti dai vostri clienti con la stessa “valuta”, giusto? (Nel caso, mi faccia sapere: gestisco alcuni siti piuttosto seguiti).
Le auguro solo di non aver accettato di lavorare per Groupon a queste condizioni.
Giorgio Zanetti
PS: sicuro che questo genere di approccio giovi alla “brand _image” di Groupon?