Premessa: racconterò una vicenda in pieno conflitto di interesse. La ditta di cui vi parlerò è di proprietà del padre e del fratello di Carlotta, la mia compagna. Inoltre sono loro consulente nella gestione dei siti Internet. Pur conoscendo i fatti, fino a ora per questioni di opportunità mi ero sempre astenuto dal segnalarlo qui sul blog. Ma ormai la situazione è talmente grave che anch’io voglio fare la mia parte affinché più persone possibili vengano a conoscenza di questo caso vergognoso. Se qualcuno di voi ci darà una mano a diffondere, ve ne saremo grati.
Apparentemente sembra una questione tutta locale, ma non è così: riguarda uno Stato, l’Italia, che se ne frega platealmente di rispettare le normative comunitarie. E così, violando le regole (comprese quelle del libero mercato), rischia di far scomparire un’azienda che altrimenti godrebbe di ottima salute.
La vittima in questione è una storica ditta novarese, la Fontaneto Autoservizi Novara, che da qualche giorno ha sospeso il servizio pubblico di bus. Da tempo lo sosteneva in perdita. Regione Piemonte e Provincia di Novara infatti si rifiutano di applicare le normative europee a cui devono obbligatoriamente attenersi.
La Fontaneto vanta oltre cinque milioni di Euro di crediti dalla Regione Piemonte. E, nonostante sia un’azienda molto radicata nel territorio – apprezzata anche per essere stata tra le prime del settore in Italia ad applicare le rigide regole in termini di sicurezza (costose, ma a garanzia dei viaggiatori e degli autisti dei bus) – è in gravissima crisi di liquidità. Ci sono sentenze dei tribunali a loro favorevoli, ma i soldi non arrivano comunque.
Inoltre per una serie di motivi complessi, spiegati anche sul blog aziendale, i concorrenti con cui devono misurarsi ogni giorno godono di benefici irregolari. Le normative europee sono chiare al riguardo: in una relazione di traffico o si finanzia il treno o si finanzia il bus. In questi casi le aziende che già sono titolari di concessioni pubbliche per servizi di linea bus, fornendo servizi sostitutivi di Trenitalia su quelle stesse tratte, riescono ad accumulare rimborsi al km da 2 a 3 volte più grandi rispetto a quelli ricevuti dalla Fontaneto nella sue zone. Vengono quindi gravemente alterate anche le regole del libero mercato e della concorrenza.
Ci tengo a sottolineare che le violazioni sono state avallate sia da amministrazioni di centro-sinistra che di centro-destra.
Tra pochi mesi qui in Piemonte ci saranno le elezioni regionali. Come ho già fatto per le provinciali dello scorso anno, annullerò la scheda elettorale. Ci sono responsabilità penali personali, su cui la Magistratura giudicherà. Ma ci sono anche gravissime responsabilità politiche: molti all’interno dei partiti, pur essendo a conoscenza dei fatti, fanno finta di non sapere o capire, magari perché stare dalla parte del giusto è poco conveniente in termini di consensi clientelari. Io persone così non le voto.
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